PAGARE CON LO SMARTPHONE

PAGARE CON LO SMARTPHONE

Nel mondo della tecnologia non si dorme mai, dopo la possibilità di accendere il televisore,
poter azionare gli elettrodomestici, controllare gli ambienti della nostra casa, ascoltare la musica, tutto attraverso il nostro smarphone ecco che è possibile anche pagare con il proprio cellulare.
Si vede sempre meno denaro fisico in giro, gli esperti dicono che diventrà un’abitudine anche pagare la spesa
porgendo il nostro smartphone al commerciante. Quello del mobile payment è un vero e proprio boom: nell’ultimo anno i pagamenti nei punti vendita sono passati da 10 a 70 milioni e nel 2020 le transazioni potrebbero raggiungere i 5 milioni di euro.

L’aumento della competizione, le innovazioni introdotte in termini di tecnologie, processi e tipologie di servizio, l’evoluzione della normativa: tutti elementi che fanno del mobile payment un fenomeno da tenere d’occhio.
Infati adesso esistono app per pagare direttamente nei negozi, altre per trasferire denaro da uno smartphone all’altro e infine app per pagare direttamente con il credito telefonico.

Ecco alcune delle App più diffuse in commercio per effettuare i pagamenti, o trasferimetni di denaro tramite smartphone:

1. Satispay.
E’ un app totalmente italiana consente di definire un budget settimanale per acquistare online e nei negozi convenzionati, ricaricare il telefono e saldare i piccoli debiti inviando denaro ai contatti della propria rubrica. Il budget viene prelevato dal conto corrente bancario associato all’account: in caso di saldo positivo, alla fine della settimana l’importo in eccesso viene ritrasferito sul conto. Satispay è un servizio sia consumer che business e, cosa molto importante, è un network di pagamento indipendente in cui Satispay è l’unico intermediario della transazione: ecco perché garantisce servizi totalmente gratuiti all’utente privato e a prezzi competitivi per gli esercenti. È possibile anche “guadagnare”: Satispay propone l’opzione Cashback: il rimborso immediato di una percentuale della spesa, riaccreditato direttamente sull’applicazione dell’utente una volta completato il pagamento con Satispay.

 

Apple pay

2. Apple Pay
E’ il sistema di pagamenti contactless sviluppato dalla casa di Cupertino per i suoi dispositivi mobili (iPhone, iPad, Apple Watch), sfruttando il Wallet (una sorta di portafogli virtuale) e la tecnologia NFC (per mettere in contatto lo smartphone con i POS compatibili) per pagamenti sicuri e veloci. Lanciato nel settembre 2014, in Italia è disponibile dal 17 maggio 2017. Cosa si può fare? Pagare nei negozi, supermercati, ristoranti, hotel, al volo e senza perdere tempo, ma anche in ogni tipo di app e e facendo acquisti online in Safari.

 

3. MobilePay.
Un’altra utile app per pagare con lo smartphone: in questo caso le somme vengono scalate dal credito telefonico o addebitate sul conto telefonico. MobilePay è stata realizzata dai principali operatori italiani di telefonia mobile – Fastweb, Poste Mobile, Telecom Italia Mobile, 3 Italia, Vodafone e Wind – e viene molto usata per l’acquisto delle versioni digitali dei giornali quotidiani. È ideale, in generale, per i micropagamenti.

 

4. PayPal
È già un “grande classico”: fondata nel 1999 e acquisita da eBay nel 2002, società poi scorporata e quotata dal 2015, PayPal è un servizio di pagamenti su Internet che permette di effettuare transazioni online senza dover rivelare a nessuno le coordinate del proprio conto in banca o il numero della propria carta di credito. All’account viene associata una carta di credito (fino a 8), una prepagata o il conto corrente. Con PayPal è anche possibile ricevere somme di denaro da amici e parenti oltre che da sconosciuti. Sovrana dello shopping digitale (con quasi 200 milioni di utenti in tutto il mondo), Paypal si è fatta però bruciare dai competitor sul versante mobile, visto che l’apposita app gratuita è arrivata in un secondo tempo rispetto alla nascita del servizio. E dire che nel 1998 la prima idea dei fondatori, Peter Thiel e Max Levchin, era stata proprio quella di un sistema per scambiarsi denaro attraverso i palmari. Visto che i “mini pc” non decollarono mai, ripiegarono verso i pagamenti su Internet.

Quello che resta da dire è che per quanto i cittadini possano essere attrezzati e all’avanguardia con smartphone di ultimo livello, i commercianti non staranno mai al passo delle novità tecnologiche. Infatti in Italia il 60% dei commercianti non è ancora attrezzato per questo tipo di pagamento. Nonostante tutto i progressi della popolazione italiana negli ultimi anni sono stati notevoli.

Carica file